mercoledì 27 giugno 2007

INDECENZA

"Se la risposta alla rivelazione di Fournier (macelleria messicana) e all'indagine su De Gennaro (istigazione alla falsa testimonianza) è la nomina di De Gennaro a braccio destro del ministro degli Interni (!!!!) e del suo vice a capo della polizia"...

...è la dimostrazione lampante che i leader del centro sinistra si sentono sempre più democratici, ogni giorno che passa.

martedì 26 giugno 2007

Grazie nuovamente al blog Appunti finanziari ho trovato questo articolo, riguardante le partecipazioni e i principali finanziamenti del gruppo Intesa-Sanpaolo, dove si scrive, tra l'altro: "Da notare i rapporti con Finmeccanica, principale azienda italiana attiva nel settore della difesa e degli armamenti. Nel report della Caboto [,la banca del gruppo Intesa San Paolo attiva nel mercato dei capitali,] viene segnalato che il gruppo Intesa ha erogato finanziamenti significativi a favore di Finmeccanica SpA e del suo gruppo di appartenenza, che il Gruppo Intesa ha prestato servizi di finanza aziendale a favore di Finmeccanica negli ultimi 12 mesi e che Banca Caboto ha emesso covered warrant collegati al titolo Finmeccanica SpA."

Per di più, sempre Appunti finanziari, pochi giorni fa riporta questa analisi: "Condivisibile l’analisi de Il Manifesto di ieri sulla vendita di armi Finmeccanica agli Usa, di cui abbiamo riportato notizia il 14 giugno scorso. L’operazione sarebbe in violazione della legge 185/90, che vieta la vendita di armi a Paesi belligeranti o i cui governi siano responsabili di accertate violazioni delle convenzioni dei diritti umani. E gli Usa rientrano in questa categoria, se consideriamo quanto succede nel carcere di Guantanamo, le torture nel carcere di Abu Ghraib in Iraq e a Bagram in Afghanistan, senza contare l’aggressione in Iraq e i bombardamenti in Somalia."

Rimaniamo in attesa di capire dove le dichiarazioni di Serrentino si discostino da un'operazione di "socialwashing"...
Parisi annuncia che si candida alle primarie del Pd.
Ma solo se ci si accorge che Veltroni rischia di correre da solo.
Ci sarebbe da spanciarsi, non fosse che lo sapevamo già: è democratico, il P...

giovedì 21 giugno 2007

ROMA - Il capo della Polizia, Gianni De Gennaro, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Genova nell'ambito dell'inchiesta sul G8, in particolare per quanto accaduto all'interno della scuola Diaz durante l'ultima notte del meeting. A quanto si è appreso, l'ipotesi di reato sarebbe quella di istigazione alla falsa testimonianza. [continua sul sito de la Repubblica]

mercoledì 20 giugno 2007

ERRATA CORRIGE

In relazione a quanto scritto nel post di sabato 16 giugno: Oscar Farinetti, leader di Eataly, è stato fondatore di Unieuro (venduta tra il 2001 e il 2003 a Dixons Group), non di Euronics.

Scusate la svista.

domenica 17 giugno 2007

Il Gay Pride di ieri mi ha fatto tirar fuori dal cassetto una poesia che avevo scritto ormai diversi anni fa... Certo, lo stile è molto diverso da quello del Gay Pride, la situazione è completamente differente, ma dice anche uno dei motivi per cui il Gay Pride sia necessario.

Caratteristiche dell’autore di questa poesia sono la sua giovinezza, la sua omosessualità, il suo spaesamento e il suo nome: Karl, “uomo libero”. È il protagonista di un racconto bellissimo che forse prima o poi scriverò.

Poesia di Karl:

Mi capita d'errare solo,
confuso pensando.
Guardo la gente felice,
guardo il paesaggio,
mentr'io non mi ritrovo.
Cerco ne gli occhi azzurri
il ricordo del mio amore,
trovo in velati sussurri
ancora e sempre rancore.
Mi capita d'errare solo,
confuso pensando.


ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA'?

RaiNews24 riporta alcune dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa durante un'udienza del tribunale di Genova nell'ambito del processo ai poliziotti accusati di violenze e maltrattamenti nella scuola Diaz durante il G8 del 2001 da Michelangelo Fournier, che all'epoca dei fatti era vice questore aggiunto del primo Reparto Mobile di Roma: "Arrivato al primo piano dell'istituto - ha detto - ho trovato in atto delle colluttazioni. Quattro poliziotti, due con cintura bianca e gli altri in borghese stavano infierendo su manifestanti inermi a terra. Sembrava una macelleria messicana". Fino ad ora aveva taciuto sul fatto di aver visto quelle violenze: "L'ho fatto per senso di appartenenza al corpo."

Il Comitato Verità e Giustizia per Genova ha diramato un comunicato stampa: "Il dottor Michelangelo Fournier ha sbagliato a tacere per sei anni su quello che ha visto dentro la scuola Diaz. Proprio lo "spirito di appartenenza" avrebbe dovuto spingerlo a raccontare tutto e subito. Solo così avrebbe servito nel migliore dei modi, con lealtà e responsabilità, lo stato di cui è funzionario. Ad ogni modo, sia pure in ritardo, ha raccontato ciò che ha visto, confermando le testimonianze di decine di persone. Il dottor Fournier ha parlato di "macelleria messicana". L'attuale ministro degli Esteri, nel 2001, parlò di "notte cilena". Si ricorre all'esotismo, ma siamo di fronte a una "perquisizione all'italiana" che ha macchiato la credibilità della polizia e dello stato. A questo punto chiediamo: il capo della polizia non ha niente da dire? Il ministro degli Interni farà finta di nulla anche stavolta? Il parlamento continuerà a tenere in un cassetto la legge sulla commissione d'inchiesta? Genova, 13 giugno 2007"
Tempo fa scrissi insieme a una mia cara amica il resoconto di un viaggio a Torino, una visita nel carcere Le Vallette dove la cooperativa sociale Pausa Cafè torrefà grazie al lavoro di alcuni detenuti un caffè (il Tatawelo) che vendiamo nella nostra Bottega del Mondo a Firenze. La sera il viaggio è proseguito con la visita a quello che credo sia il primo punto vendita di Eataly. Scrivendone, sotto forma di dialogo, ne abbiamo criticato un aspetto:

E poi? E poi? La sera cosa avete fatto?
Beh, la sera siamo stati ospitati al nuovo Eataly!!
Italy?
Scritto E-A-T-A-L-Y... Un nome un programma!
Ma è un ristorante o qualcosa del genere?
Nooo! Macché!! È un nuovo supermercato “biologico”, centro enogastronomico lo chiamano loro. È stato fondato da quello che prima possedeva l'Euronics, che ora ha venduto e ha intenzione di tirare su questa nuova catena “bio”...
Beh, mi sembra una bella cosa, no?
Mmh... Sì, sì, ma vedi, non è tutto oro quel che luccica...
Cioè?
Beh, a cominciare dal fatto che il progetto è finanziato da Intesa-San Paolo, la prima della classe, in Italia. Fra le banche armate.
Apperò!


Il primo di questo mese proprio su questo argomento Unimondo ha pubblicato una notizia che sembra rendere datata la nostra critica, dal titolo: "Banche armate: Intesa-Sanpaolo esce dal mercato delle armi". "Entro poche settimane un nuovo ordine di servizio del gruppo Intesa-Sanpaolo stabilirà che si esce dall'operatività legata all'export di armi". Questa la dichiarazione di Valter Serrentino, responsabile Csr del gruppo (così nell'articolo, non sono riuscito a trovarne traccia sul sito del gruppo bancario). E' certo una notizia positiva, ma solo parziale: già nel 2004 Banca Intesa aveva stabilito, con un ordine di servizio, di uscire dal mercato delle armi. Nella Relazione 2006 della Presidenza del Consiglio sull'export italiano di armi risultava invece ancora pienamente implicata, questo il commento di Altreconomia: "Preoccupa [...] la ripresa delle autorizzazioni su Banca Intesa che aveva annunciato un cambio di politica negli scorsi anni ma passa da 163.000 euro a 46 milioni".

Per ora, quindi, rimaniamo a promesse almeno in parte già sentite: "La nuova scelta dovrebbe scattare dal 1° luglio. L'anno prossimo, quindi, Intesa-Sanpaolo sarà in parte presente nella lista contenuta nella Relazione della Presidenza del Consiglio al Parlamento, ma poi dovremmo rapidamente scendere" è un'altra dichiarazione di Serrentino riportata dall'articolo di Unimondo.

Aspettando i fatti, la nostra critica non perde attualità.

P.s. Errata corrige, vedere post 17 giugno

sabato 16 giugno 2007



"Se oggi potessi essere a Roma andrei al Gay Pride. E non per solidarietà "da esterno" a una categoria in lotta. Ci andrei perché, da cittadino italiano, riconosco nei diritti degli omosessuali i miei stessi diritti, e nell'isolamento politico degli omosessuali il mio stesso isolamento politico. Ci andrei perché la laicità dello Stato e delle sue leggi mi sta a cuore, in questo momento, più di ogni altra cosa, e ogni piazza che si batta per uno Stato laico è anche la mia piazza. Ci andrei, infine e soprattutto, perché, come tantissimi altri, sono preoccupato e ormai quasi angosciato dalle esitazioni, dalla pavidità, dalla confusione che paralizzano, quasi al completo, la classe dirigente della mia parte politica, la sinistra. [...] Nessun eterosessuale ha potuto misurare, nel suo intimo, la violenza di sentirsi definire "contro natura". Chi si sente minacciato dall'omosessualità non ha ben chiaro il concetto di libertà. Che è perfino qualcosa di più del concetto di laicità."

Michele Serra, "La bandiera della laicità", la Repubblica, 16 giugno 2007

martedì 5 giugno 2007

Dal Forum italiano dei movimenti per l'Acqua:

E’ stato approvato oggi 1 giugno 2007 alla Camera dei Deputati l’emendamento al Disegno di Legge Bersani contenente il provvedimento di moratoria sui processi di privatizzazione dell’acqua.

L’emendamento prevede che, fino all’approvazione di una nuova normativa, in attuazione dei decreti correttivi del decreto ambientale, relativa alla gestione del servizio idrico integrato, siano sospesi tutti gli affidamenti a soggetti privati, compresi quelli attualmente in corso.


Sul sito del forum il comunicato stampa completo.

Sono venuto a conoscenza della notizia tramite l'interessante blog Appunti Finanziari, che aggiungo tra i link.

sabato 2 giugno 2007

Oggi mi limito a riportare la notizia d'agenzia.

G8: PROCESSO NO GLOBAL, PRIMA DEPOSIZIONE DI PLACANICA

(AGI) - Genova, 1 giu. - Primo interrogatorio davanti ai giudici questa mattina a Palazzo di Giustizia di Genova per Mario Placanica, il carabiniere ora in congedo che era stato accusato di aver ucciso Carlo Giuliani il 21 luglio del 2001 durante il G8. Il procedimento a suo carico era stato poi archiviato per uso legittimo delle armi. Placanica oggi e' stato ascoltato come teste nel processo a carico di 25 no global accusati di devastazione e saccheggio. Placanica ha rievocato davanti ai giudici la tragedia di Piazza Alimonda quando Giuliani mori', colpito da un proiettile sparato dal militare e, secondo le perizie del pm, deviato da un sasso in aria. A chiedere la deposizione di Placanica e' stato l'avvocato Ezio Menzione difensore di un imputato genovese.
"Contrariamente a cio' che aveva detto in passato - ha detto il legale - oggi Placanica ha dichiarato di aver puntato la pistola senza vedere se poteva colpire quancuno perche' un altro militare gli copriva la visuale. Ancor piu' inquietante il fatto che ha ribadito che attorno al 'defender', nelle vicinanze c'erano carabinieri e forze dell'ordine che avrebbero potuto intervenire e forse si sarebbe evitata la tragedia.
Complessivamente mi e' sembrato ancora reticente su molti punti - ha proseguito Menzione - ma, anche, che ha cominciato a vuotare il sacco". In merito ad una eventuale riapertura del caso sulla base delle testimonianze di Placanica, il legale ha detto: "Il fatto che non vedesse dove stava puntando la pistola getta una luce diversa rispetto all'aver sparato in alto. E' uno dei tasselli che si possono mettere insieme per ricostruire la verita' di quel giorno con una possibile riapertura che non e' all'ordine del giorno ma che puo' diventarlo se si arricchisce il panorama". E ha concluso: "Quando uno comincia la deposizione dicendo non vedevo piu' nulla, ero talmente ottenebrato che non vedevo, la sua ricostruzione e' tutta da verificare". All'udienza era presente Giuliano Giuliani, padre di Carlo.

venerdì 1 giugno 2007

Mario Placanica, ex carabiniere, ritenuto colui che sparò e uccise Carlo Giuliani alle manifestazioni contro il G8 di Genova del luglio 2001, ha già cambiato più volte la sua versione di quei fatti. Certo è che, chiamato a testimoniare il 26 settembre 2005 al processo contro i manifestanti no global, si è avvalso della facoltà di non rispondere (Wikipedia). All'inizio di quest'anno ha dichiarato di avere ricevuto minacce di morte e di non volere più testimoniare alcunché, ma ha aggiunto che la sua "battaglia contro l'Arma dei carabinieri continuerà perché mi hanno rovinato la vita" (RaiNews24). Oggi, venerdì 1° giugno 2007, invece, Mario Placanica dovrebbe testimoniare a quello stesso processo per cui si era avvalso della facoltà di non rispondere. Il legale di uno dei manifestanti imputati, Ezio Menzione, colui che ha chiesto di fare convocare Placanica come teste in seguito ad alcune sue "interviste e dichiarazioni che gettavano una luce inedita su quei tragici fatti e si era dichiarato disponibile a parlare anche dinnanzi alla magistratura", ha dichiarato di avere ricevuto sabato mattina scorso minacce di morte (Comitato verità e giustizia per Genova e Realnauta).

Il 12 marzo scorso la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha dichiarato "ricevibile" il ricorso della famiglia Giuliani, che sostiene che la morte di Carlo "è dovuta ad un uso eccessivo della forza" in violazione dell'articolo 2 della Convenzione dei diritti dell'uomo, il diritto alla vita (Supporto legale).

Tutto questo mentre recentemente è apparso su www.namir.it un video in cui, analizzando le immagini del momento dell'uccisione di Carlo Giuliani, si arriva a sostenere che fu un'altra persona all'interno della jeep a sparare. Non ho idea dell'attendibilità di questa tesi, ma certo è condivisibile la richiesta che viene fatta: l'apertura di una commissione parlamentare d'inchiesta, che fa(ceva) parte del programma dell'Unione (pagina 77, per la precisione).
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