lunedì 17 gennaio 2011

Non so ancora chi potrebbe accaparrarsi il ruolo del furioso in tutto ciò...

Una piccola prosecuzione delle avventure del capitano Marchionne nella provincia italica.

Marchionne, che gran tempo innamorato
fu della plusvalenza, e per lei
in Polonia e negli USA approfittato
avea d'infiniti e immortali sghei,
in Italia con essi era tornato
dove, con masse di operai ribei,
difendendo il diritto alla bisogna,
Landini lo ghermisce e lo svergogna,

per far al c.e.o. in golfino - l'elegante -
battersi ancor del folle ardir la guancia,
d'aver sedotto, sì, d'Italia quante
sigle eran atte a inchinarsi, se sgancia;
ma pur d'aver spinto la Fiom inante
per opporsi al ricatto e alla sua mancia.
Così Marchionne arrivò quivi a punto,
ma tosto si pentì d'esservi giunto.

Che quasi perse il referendum, poi:
ecco il giudicio uman come spesso erra!
Quelli che dagli esperii ai liti eoi
trovò fiaccati da sì lunga guerra,
ancora indomiti erano fra i suoi,
mira fiore operaio, ne la sua terra.

giovedì 13 gennaio 2011

Le troie, i puttanier

Ci sono giorni per poesie profonde, altri per arguta satira, altri ancora per le più infime composizioni.


Proemio

Le troie, i puttanier, l'aste e le mone,
le arrafferie, l'audaci imbrogli io canto,
che furo al tempo che passò la Lega
nebbie padan, e a Roma nocque tanto
seguendo l'ire e i giovenil durori
dell'Umberto lor re, che si diè vanto
di vendicar dei torti di ladrona
sedendo pure lui nell'arraffona.

Dirò di Silvio in un medesmo tratto
cosa già detta in prosa, e forse in rima,
che per trombar venne in furore e matto.
Non che poi fosse assai diverso prima
ma col viagra, l'età, e di coca fatto,
il poco arnese ad or ad or si lima:
glie ne sarà però tanto concesso
che gli basti a inculcar quanto promesso?

Piacciavi, gran formose e er culee stuole,
ornamento e splendor del divo nostro,
ragazzine, aggradir questo che vuole
(e darvi potrà?) il picciol Silvio vostro,
sì che senza l'ausilio di parole,
senza sprecare un gocciolo d'inchiostro,
con la lingua, le mani e il lato buono,
icché potete dar, tutto gli è in dono.

Voi sentirete fra i più degni eroi
c'ha pizzicar con laude m'apparecchio
ricordare Dell'Utri: fu di voi
e del vostro partito il ceffo vecchio.
E poi quel Mangano, e i cavalli suoi:
non soddisfò dei giudici l'orecchio,
ben che per ceder ci volesse poco,
e di prigioni aprirgli il tetro loco.


Dopo le ottave proemiali, sono stato preso quasi da un senso di vergogna: in Italia in questo momento accadono molte altre gravi cose. Così per l'inizio vero e proprio della storia ho cambiato argomento, ma si tratta, almeno per ora, solo di un inizio.

Marchionne, che gran tempo innamorato
fu della plusvalenza, e per lei
in Polonia e negli USA approfittato
avea d'infiniti e immortali sghei,
in Italia con essi era tornato
dove, con masse di operai ribei,
difendendo il diritto alla bisogna,
Landini lo ghermisce e lo svergogna...


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